il miglioramento

Anche le scuole italiane, come quelle di tanti altri Paesi europei e non,  sono chiamate ad attivare processi sistemici di autovalutazione come strumento per migliorare le proprie prestazioni. Infatti qualunque miglioramento parte da una chiara descrizione del punto in cui siamo e della distanza che ci separa dall’obiettivo.
Il miglioramento è solo uno dei tanti processi interni di una scuola e, come tutti gli altri, va gestito, altrimenti quello che succede sarà frutto del caso, al di fuori di ogni controllo.
Ma, da dove cominciare?
Il disciplinare del Marchio SAPERI è un’ottima guida e può funzionare come bussola per orientarsi su un terreno sconosciuto.
Possiamo cominciare a leggere la nostra scuola attraverso i requisiti elencati nelle sei aree SAPERI: non importa da quale preferiamo cominciare. Quando si agisce su un sistema, da qualunque punto si cominci, si finirà con l’ innescare processi virtuosi che alla fine toccheranno ogni parte del sistema.

Allora la checklist dei requisiti ci aiuta a individuare le aree in cui siamo maggiormente carenti. Quello è un buon punto da cui iniziare. Potremmo non aver prestato la necessaria cura ad un aspetto strategico della scuola, uno di quelli ad alto impatto sui risultati; oppure non avere predisposto la documentazione necessaria a dimostrare che quell’aspetto è gestito in modo strutturato.
Nel primo caso si tratterà di risalire alle fasi del processo fino a individuare il passo che abbiamo saltato.  

A questo punto il miglioramento consiste nel pianificare le azioni correttive da mettere in pratica, individuare un referente e fissare gli obiettivi da raggiungere in che tempi e definire le modalità di misura del loro raggiungimento.

Molto più semplice se si tratta solo di predisporre la documentazione a riprova del percorso tracciato.
Potrebbe, invece, succedere che ci troviamo di fronte a risultati insoddisfacenti: quelli delle prove Invalsi, per esempio, o quelli delle rilevazioni di gradimento di genitori e studenti o del personale. Per innescare processi di cambiamento e migliorare le nostre prestazioni occorre risalire alle cause dei risultati negativi. Ed ecco che di nuovo si tratta di leggere la propria scuola e i suoi processi interni  attraverso la guida del disciplinare SAPERI.

Il ciclo comincia come abbiamo visto sopra: cause delle aree carenti, fasi tralasciate,  processi non gestiti ci spingono al piano di miglioramento, di cui verificheremo l’efficacia per individuare eventuali aspetti carenti da migliorare.
Il miglioramento è un ciclo continuo che una volta iniziato non finisce più.

approfondimenti

V. Infante

SAPERI: breve presentazione

PRESENTAZIONE

Il Marchio Collettivo Nazionale SAPERI per la Qualità e l’ Eccellenza della scuola è una certificazione di qualità volontaria a cui possono accedere tutte le istituzioni educative e le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado. Viene concesso dalla rete SIRQ – Scuole in Rete per la qualità – in base al controllo dell’esistenza dei requisiti descritti nel Disciplinare tecnico.

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S. Labanti

LEADERSHIP SCOLASTICA

Compito del dirigente scolastico è quello di promuovere la sicurezza e la salute dei studenti e personale, garantire comunicazioni in tempo reale, gestire il budget, assegnare fondi, predisporre relazioni, effettuare la supervisione quotidiana della scuola nel suo complesso, gestire la disciplina degli studenti/esse, gestire le crisi, partecipare agli incontri istituzionali.

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V. Vergnano

Brevi annotazioni sugli Audit SAPERI

Dopo due anni di pandemia ritengo utile e importante condividere qualche riflessione sui recenti audit per il rinnovo della Certificazione Saperi.

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